mercoledì, marzo 07, 2007

Jannis Kounellis/2

Che ci faceva Jannis Kounellis ieri pomeriggio a Firenze ? Uno dei più grandi artisti viventi è stato ospite della galleria Il Ponte, per la presentazione di un libro-catalogo a lui dedicato. Protetto da un bellissimo cappotto scuro, corpulento, basso di statura, tranquillo e bonario come un oste che ti verserà un buon vino, appena comincia a parlare Kounellis si rivela per quello che è: un poeta geniale, capace di parlare una lingua che istante dopo istante – attraverso calma e riflessione - inventa concetti. Kounellis sa scolpire le idee attraverso il linguaggio volatile verbale proprio come fa con i pesanti materiali delle sue opere. Così mentre lo ascoltavo parlare sereno davanti al pubblico che affollava la galleria (posti in piedi, anche io me ne stavo appoggiato ad una parete) mi pareva di sognare. Non credevo che un genio come lui, una stella assoluta, amato dalla critica più intransigente ma anche un protagonista del mercato dell’arte, potesse essere così tranquillo, privo di qualsiasi superbia. Una presenza umana calda e affilatissima, arrivata a noi da un’altra dimensione in cui è la qualità del linguaggio a regnare e non la superficie luccicante pubblicitaria. E’ stata una esperienza incoraggiante.

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