lunedì, novembre 01, 2010

Improvviso # 5

Una pittura di poesia. Sai non chiedo molto, non pretendo il concretizzarsi del paradiso in Terra, ma solo l’accesso ad un gesto di pienezza, salvato il mistero dell’idea, lo sviluppo che nutre ogni giorno dopo l’altro, la definizione di un vocabolario personale di salvezza. La protezione del vivente e l’interpretazione della lingua cifrata dentro gli oggetti. E poi le vibrazioni che si trasmettono attraverso lo spazio, siano esse il suono del disco di vinile poggiato sul piatto del giradischi o le lunghezze d’onda dei colori dal tubetto all’esterno e dentro i miei occhi forse sempre troppo chiusi davanti allo spettacolo del mondo esploso in frammenti difficili da ricucire e comprendere. Ma la sfida è affascinante. Scritto e non corretto stamattina sotto un cielo pieno di nubi pesanti che non lasciano sperare nulla di buono. 

Stefano Loria 

1 commento:

Anonimo ha detto...

la gente vola ;)