mercoledì, dicembre 10, 2008

Cambio di stagione

Già in passato ho provato a valutare, a pensare a lungo, forse anche troppo, ho riflettuto nelle calde sere d'estate disteso sopra l'erba un po' appuntita che mi rigava la schiena, dove fosse sepolto il segreto scintillante di una impossibile, impensabile uguaglianza. Nemmeno troppo desiderabile, se uno si concentra sul nucleo del problema. Il meccanismo della selezione naturale viene riprodotto e moltiplicato oggi in competizioni essenzialmente rivolte ad accumulare denaro privato, privatissimo, meglio se nascosto al resto della società.
Da giovane potevo cadere nel tranello, credere alla possibilità di redenzione dentro lo scintillare del capitale, immettendo il talento personale dentro un disegno di pienezza esistenziale. Così senza troppi pentimenti mi pareva fosse giusto spendersi in arrampicate, scalando le occasioni e le vie di intesa appena intraviste per concretizzare un destino di successo. Ma invecchiando, nel disordine delle relazioni, dentro le tempeste finanziarie globali, e osservando lo spettacolo cupo dell' impoverimento in agguato di moltissimi dentro la società frammentata, depotenziata, negata, nell'inverno del mio scontento, davanti alla legna che brucia allegra nel camino, comincio a credere nel comunismo magico...

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