mercoledì, febbraio 21, 2007

Tempo 4 / Tomoko Sugahara





Qui il lavoro del colore sembra arrivare da un processo lentissimo di sedimentazione. Calma. Potrebbe essere lo sforzo degli anni sopra una parete esposta alla crudeltà del clima, quando nelle case di campagna l'umidità provoca fioriture felici, oppure è il secco calore estivo che depura lo spazio di ogni scoria superflua. La lentezza serve a proteggere il risultato finale. Per Tomoko Sugahara dipingere è un processo in cui conta il sovrapporsi dei gesti, dei piani, delle visioni. Appaiono figure della liquidità. Sospensioni. I fluidi vengono immobilizzati per creare un paesaggio aperto alle vostre interpretazioni. Chi guarda queste tele non dovrebbe restare spettatore passivo. Qui bisogna interpretare, rischiare ipotesi di visione che naturalmente giorno dopo giorno cambieranno. Le precedenti illusioni non si cancellano ma rimangono sullo sfondo sotto forma di fantasmi attivi.

Nessun commento: