domenica, luglio 22, 2007

Città dall'alto

Ti ho portato qui Ariel, perché dall’alto di questo giardino possiamo gettare uno sguardo su tutta la città. Sembra di riuscire a toccare le tegole dei tetti degli antichi palazzi.

E’ vero. E’ un colpo d’occhio straordinario. Sarà per la luce estiva così brillante, tutto è così netto che mi sembra di avvertire il cuore intimo della città.

Sì, ma quello segreto, non il cuore pugnalato dalla disattenzione e dal rumore. Qui si vede la bellezza pura ad una frequenza che i turisti non possono percepire.

E poi guardati intorno: questo giardino è deserto. E’ lo splendore delle domeniche di luglio.

Hai ragione Ariel: la città intera – con tutto il suo carico di vite - pare saltare dentro i nostri occhi. Ma qui siamo soli. E’ una meraviglia quasi dolorosa.

Non vorrei mai scendere da questo punto alto che domina tutto il palcoscenico della mia vita quotidiana, là, in quelle strade, in quelle piazze, mi sono giocato l’esistenza. Resterei in eterno a contemplare i pezzi del mosaico. Forse così troverei la soluzione.

E’ la magia della distanza, fa sembrare tutto più facile.

Forse adesso dobbiamo scendere. Non voglio affezionarmi troppo a queste altezze a cui non potrò tornare facilmente.

Nessun commento: